«L’attuale scenario antropologico obbliga a riflettere su come la dimensione religiosa debba tenere conto dell’immaginario e di come questo possa essere positivamente abitato dalle immagini che arrivano dal mondo delle serie tv. La ricerca di senso, il bisogno di ritrovarsi e di avere figure educative efficaci è tra le priorità del post-umano. Tutto questo fa parte della ricerca della dimensione religiosa nelle serie tv. Passando per quelle con una narrazione esplicitamente biblica fino a quelle che raccontano l’anti-eroe per eccellenza, il diavolo. L’uomo segue le tracce dell’Immagine di Dio che è impressa dentro di sé, un’Icona che ancora vuole mostrarsi e che vuole rivelare alla sua creatura una via per ritrovarsi e per partecipare alla Sua opera di redenzione. Anche attraverso le serie TV.
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