IRC ed Educazione civica

Indicazioni su IRC ed educazione civica

 

A partire dall’a.s. 2020/21, l’insegnamento dell’educazione civica è stato introdotto come disciplina scolastica rivolta alle studentesse e agli studenti di tutti gli ordini e gradi scolastici, a partire dalla scuola dell’infanzia, fino alla scuola secondaria di II grado (Cf Legge 20 agosto 2019, n. 92).

Tale insegnamento è trasversale, ovvero è impartito con modalità e prospettive differenti rispetto a quelle delle altre discipline, “in ragione della pluralità degli obiettivi di apprendimento e delle competenze attese, non ascrivibili a una singola disciplina”, e ruota attorno a tre nuclei tematici principali:

  1. La Costituzione, diritto (nazionale e internazionale), legalità e solidarietà;
  2. Lo Sviluppo sostenibile, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio;
  3. La Cittadinanza digitale.

La suddetta prospettiva di lavoro trasversale, che si realizza grazie alla progettazione collegiale dei docenti, intende “sviluppare processi di interconnessione tra saperi disciplinari ed extradisciplinari”, nonché “promuovere comportamenti improntati a una cittadinanza consapevole, non solo dei diritti, dei doveri e delle regole di convivenza, ma anche delle sfide del presente e dell’immediato futuro”.

Il Ministero dell’Istruzione, con Decreto Ministeriale n. 35 del 22 giugno 2020, ha adottato le Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica, per permettere alle Istituzioni scolastiche di integrare il PTOF, aggiornare il curricolo di istituto e definire il proprio curricolo verticale dell’educazione civica per gli anni scolastici 2020/21, 2021/22 e 2022/23.

La legge prevede che il monte ore dedicato a questo insegnamento non possa essere inferiore a 33 ore per ciascun anno di corso e che ciascuna azione didattica proposta debba essere opportunamente documenta.

L’insegnamento dell’educazione civica si contraddistingue per la contitolarità, ovvero è affidato a uno o più docenti della classe o del consiglio di classe individuati con delibera del collegio dei docenti sulla base dei contenuti del curricolo di istituto. Ciò non preclude a tutte le altre discipline la possibilità di contribuire all’insegnamento dell’educazione civica; è previsto, infatti, che si possa integrare la quota minima oraria di 33 ore annuali, in quanto “ogni disciplina è, di per sé, parte integrante della formazione civica e sociale di ciascun alunno”.

Ciò significa che anche l’insegnamento della religione cattolica (IRC), al pari delle altre discipline, può concorrere, con ore integrative e per gli alunni che si avvalgono dell’IRC, a comporre il curricolo dell’educazione civica durante la lezione di IRC, in quanto l’insegnante di religione (IdR) fa parte della componente docente negli organi scolastici con gli stessi diritti e doveri degli altri insegnanti.

Non è previsto che l’IdR proponga contenuti di educazione civica agli alunni che non si avvalgono dell’IRC, a meno che ciò avvenga in altri contesti formativi previsti nella progettualità della singola istituzione scolastica.

L’insegnamento trasversale dell’educazione civica è oggetto di valutazioni periodiche e finali, con criteri deliberati dal collegio dei docenti. Il voto viene espresso in sede di scrutinio, su proposta del docente coordinatore dell’educazione civica. La proposta deve essere deliberata collegialmente e l’IdR vi partecipa solo per gli alunni avvalentisi. Dovendo esprimere una proposta di valutazione per ciascun alunno, il ruolo di coordinatore dell’educazione civica può essere ricoperto da un IdR solo se tutti gli alunni della classe si avvalgono dell’IRC.

Tutte le attività inerenti l’insegnamento dell’educazione civica sono coordinate da un docente referente di istituto. Gli IdR, se adeguatamente formati, possono ricoprire tale incarico.

Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla lettura del file allegato, rinominato “IRC ed educazione civica” contenente FAQ (domande frequenti e risposte), e alla consultazione dei seguenti riferimenti normativi e documenti:

(a cura del prof. Sebastiano Casalunga)