Sabato 18 giugno, al termine dell’anno scolastico 2021/2022, gli insegnanti di religione cattolica (IdR) del territorio diocesano, accompagnati da alcuni loro familiari, si sono ritrovati a Ossuccio, presso il Santuario della Madonna del Soccorso, per vivere insieme una giornata di spiritualità e di fraternità organizzata dal Servizio per l’Insegnamento della religione cattolica dell’Ufficio Pastorale della Scuola e dell’Università e guidata dal direttore dell’Ufficio, don Francesco Vanotti. Il Santuario della Madonna del Soccorso – dedicato dai vescovi diocesani alla preghiera per le vocazioni – è arroccato in cima al Sacro Monte di Ossuccio ed è raggiungibile percorrendo il suggestivo viale delle cappelle. Immerso tra le bellezze del lago e dei monti, il viale che conduce al Santuario è costeggiato da quattordici cappelle contenenti statue seicentesche in terracotta e stucco che rappresentano i misteri della Salvezza. Lungo la salita, in un contesto paesaggistico singolare che favorisce la contemplazione e la preghiera, i pellegrini hanno meditato i misteri del Rosario in un clima di silenzio e raccoglimento e hanno sperimentato concretamente il senso e il fine del pellegrinaggio: un cammino di conversione, dove l’andare di ciascuno è segno autentico del cammino di tutto il Popolo di Dio. Gli IdR sono stati accolti allo slargo della tredicesima cappella, dedicata alla Pentecoste, da don Sergio Tettamanti, rettore del Santuario, che ha ricordato agli IdR l’importanza del dono dello Spirito Santo, che “insegna ogni cosa”, nella missione a data a ciascun docente di religione: «Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, Lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà ciò che io vi ho detto» (Gv 14,26). Giunti al Santuario, il rettore ha dettato una breve riflessione a partire dal significato che il Sacro Monte di Ossuccio ha per la comunità diocesana di Como e ha consegnato agli IdR alcune parole-chiave su cui riflettere. Don Sergio ha ricordato come la salita al Santuario alluda al cammino della vita, fatto di fatiche, di percorsi difficili, di strade impervie. Ha sottolineato l’importanza del discernimento della vocazione di tutti i battezzati, affinché ciascuno possa accogliere la chiamata e rendere fecondo il proprio impegno nella vita della Chiesa. Ha invitato all’ascolto attento della Parola di Dio, affinché possa essere strumento efficace per un annuncio autentico del messaggio evangelico. Al termine della riflessione, gli IdR hanno partecipato alla Santa Messa presieduta da don Francesco nella solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, con l’intenzione di ringraziare il Signore per l’anno scolastico appena concluso. I docenti hanno curato l’animazione liturgica con il canto e con la proclamazione della Parola di Dio. Nell’omelia il direttore ha ricordato agli IdR che l’insegnamento deve essere vissuto principalmente come vocazione, come dono di sé all’altro, come relazione. Instaurare relazioni costruttive nell’ambito dell’educazione e della formazione, infatti, dà senso all’attività di insegnamento e, in generale, alla vita. La giornata a Ossuccio si è conclusa con un momento di convivialità e di condivisione che ha permesso di rinsaldare le relazioni tra colleghi, di instaurare confronti e di programmare appuntamenti futuri.
(Articolo di Sebastiano Casalunga, membro della Consulta diocesana Servizio IRC, pubblicato su il Settimanale del 23 giugno 2022)