Un altro anno scolastico è passato e il servizio per l’insegnamento della religione cattolica dell’Ufficio Pastorale della Scuola e dell’Università, vista l’esperienza positiva dello scorso anno, ha deciso di riproporre un pomeriggio di spiritualità presso il Santuario della Madonna del Soccorso.
Il Complesso del Sacro Monte della B.V. del Soccorso di Ossuccio nel 2003 è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità, insieme ad altri otto Sacri Monti di Piemonte e Lombardia (Varallo, Crea, Orta, Varese, Oropa, Ghiffa, Domodossola e Valperga).
Sabato 27 maggio ci siamo ritrovati alla quarta Cappella per affrontare insieme, insegnanti, parenti e amici, la salita che ci conduce al Santuario situato sul declivio della montagna, a 400 m.s/m, sopra le località di Ossuccio e Lenno, di fronte all’isola Comacina, un luogo, completamente isolato dagli abitati, e circondato da prati, uliveti e boschi.
Con grande sorpresa, oltre a Don Francesco Vanotti, Direttore dell’Ufficio, abbiamo avuto l’onore e il piacere di essere guidati dal nostro Cardinale Oscar Cantoni. Lungo la salita che porta al Sacro edificio abbiamo recitato e meditato i misteri del rosario: la fatica del camminare, il fermarsi, il contemplare e meditare, l’ammirare le cappelle e il loro contenuto artistico, ci hanno dato la possibilità di riscoprire le tappe salienti della vita cristiana intesa come cammino verso la casa del Padre. Le quattordici cappelle baroccheggianti racchiudono le scene rappresentanti i fatti della vita di Gesù e della Madonna ricordati nei misteri del rosario. Il 15° mistero è raffigurato all’interno della chiesa dove abbiamo, partecipato alla Santa Messa presieduta dal Cardinale e da don Francesco. Durante l’omelia il Vescovo Oscar ha esordito ringraziandoci per il servizio che svolgiamo all’interno della scuola, sottolineando che ci vuole coraggio ad entrare in una classe perché non si sa come va, chi si incontra e se gli alunni sono disponibili ad accettare qualcosa. È stato bello sentirsi dire che non dobbiamo avere paura perché lo Spirito Santo, il maestro interiore, ci spinge ad osare, ad incontrare le persone, ci dà il coraggio di proporre la nostra fede. Noi parliamo ai giovani, ai bambini ma Dio tocca il cuore, Dio parla nel cuore e Dio entra nella persona e agisce: noi insegniamo, ma Lui ammaestra, siamo strumenti di cui Dio si serve per far incontrare i fratelli che fanno fatica a capire ma che sono attratti da quello che il Vangelo propone.
Noi docenti abbiamo curato l’animazione liturgica con il canto e la proclamazione della Parola.
Terminata la parte Spirituale, la giornata si è conclusa con un momento conviviale nello spirito della giornata, abbiamo avuto un confronto proficuo nel quale abbiamo individuato le linee per il prossimo anno scolastico.
Articolo di Donatella Bergomi, membro della Consulta diocesana Servizio IRC, pubblicato su “il Settimanale” del 30 maggio 2023