Il messaggio del Presidente della CEI al convegno nazionale organizzato dall’Agesc: tra le sfide educative l’eccellenza che nasce dall’amore
“L’AGeSC è importante perché, come sappiamo, la scuola non sono soltanto i ragazzi e i professori, ma sono tantissimo anche le famiglie. Avete scelto un tema particolarmente impegnativo perché parlare di scuola, di libertà di scelta educativa credo sia davvero toccare uno dei punti cruciali della scuola paritaria che è la libertà di scelta educativa”. Inizia così il messaggio inviato dal Card. Matteo Maria Zuppi, presidente della CEI, al convegno promosso dall’Associazione Genitori Scuole Cattoliche a Milano il 22 ottobre scorso.
“Le scuole paritarie – prosegue il testo – rivendicano questa libertà ed anche il ruolo che la scuola paritaria svolge nella collettività e quindi anche i necessari sostegni per questo. Qualche volta sembrerebbe in fondo un privilegio o viene letto come tale, è invece una realtà che arricchisce tutta la casa comune della città degli uomini, del nostro paese, della vita civile”.
Secondo il Cardinale, “Sono tante le sfide che ci interpellano. Ci accorgiamo di tanti cambiamenti e di come molte volte anche l’educazione è messa alla prova dall’uomo digitale, dalle relazioni che sfuggono la concretezza del villaggio. L’educazione non può essere mai virtuale, non può essere mai una cassetta, un video che trovo da qualche parte nella grande navigazione di Internet; potrò usare la grande navigazione in Internet solo se ho avuto una educazione che mi permette di non perdermi in questo grande ‘mare’. Proprio per questo siamo chiamati a garantire gli spazi, i tempi necessari, perché l’educazione è anche questione di tempo; non è un tasto, non è un link che risolve i problemi dell’educazione, tutt’altro. Mi auguro allora che sappiate approfittare della discussione di questi giorni per essere all’altezza di queste sfide, di questi bisogni, perché se c’è una cosa che le scuole paritarie debbono sempre mantenere è l’eccellenza. Non soltanto la libertà di scelta quindi, la libertà di scegliere un’educazione secondo i principi cristiani, ma anche l’eccellenza”.
Continua il testo: “Io credo che i principi cristiani spingono all’eccellenza, ma non perché devono generare ‘i migliori’ ma perché nascono dall’amore per l’altro, nascono dal comprendere l’amore di Dio, dall’aiutarsi a vivere questo amore per il prossimo. E l’amore non è mai modesto, l’amore non è mai mediocre, cerca sempre per l’altro il meglio e quindi scegliete, cercate sempre l’eccellenza che vuol dire un’educazione libera, che vive di principi cristiani e che quindi si mette a servizio di tutti, della casa comune e in un momento come quello attuale ne cogliamo ancora di più l’importanza”.