“Ed io chi sono?” I giovani sfidano l’identità sessuale

“Ed io che sono?”, si domanda il pastore di Leopardi parlando alla luna.
Una domanda che caratterizza l’uomo di ogni epoca e di ogni età, soprattutto, anche se non sempre esplicita, nella fase della vita che segna il passaggio dall’infanzia all’età adulta.
Quella, però, che un tempo era una naturale scoperta – il corpo che cambia –, pur dentro a una fragilità emotiva propria dell’età adolescenziale, si manifesta ora, per molti ragazzi del nuovo millennio, come un peso e un problema, risolto in “forme nuove”.
Sempre più giovani, infatti, che sentono di avere un’identità di genere non conforme, in tutto o in parte, al proprio sesso biologico, scelgono una tra le tante categorie identitarie oggi disponibili e, talora, intraprendono percorsi di cosiddetta “transizione sociale” (adeguamento del nome, del vestiario, ecc.).

Questa situazione pone numerosi interrogativi: come gli adulti possono accompagnare questi giovanissimi a darsi una risposta? E quale responsabilità hanno nell’offrire modelli credibili? Quanto contano le influenze che la Generazione Z subisce in società, dagli amici, dal web e, talvolta, persino dalla scuola? Quali soluzioni di fronte a tanto disagio? E fuori dai nostri confini nazionali cosa sta avvenendo?

Maria Monetti, psicoterapeuta, impegnata da molti anni con i giovani, e Tommaso Scandroglio, scrittore e pubblicista, esperto di etica e bioetica, riprenderanno questi interrogativi nell’incontro di venerdì 20 ottobre, alle ore 21, presso l’Auditorium Comunale di San Fermo della Battaglia (via Lancini, 5).

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Maria Monetti è psicologa, psicoterapeuta e psicomotricista.
Svolge attività clinica di diagnosi e cura delle psicopatologie dell’età evolutiva e adolescenziale e servizio di neuropsichiatria infantile territoriale presso l’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano.
Collabora, inoltre, con la Cooperativa Sociale Cura e Riabilitazione Onlus di Vanzago e Milano e con la Cooperativa Sociale Solidarietà e Servizi di Busto Arsizio (Varese).

Tommaso Scandroglio ha conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale come professore associato in Filosofia morale ed è stato  docente di Etica e Bioetica presso l’Università Europea di Roma.
Ha scritto libri sulla legge naturale, sulla morale e sulla bioetica.
Pubblica su riviste scientifiche e collabora con altre di carattere divulgativo.
È impegnato con continuità in conferenze, convegni e corsi che interessano i temi attinenti alla morale naturale e in special modo quelli legati alla bioetica.